domenica 7 novembre 2010

>> Opposizione? No, minoranza di governo

In un sistema politico fortemente polarizzato come quello italiano, la maggioranza di governo non governa senza il beneplacito dell'opposizione. Ne sono prova gli ultimi 20 anni, divisi tra centrodestra e centrosinistra, ordinaria amministrazione, ma pessima qualità riformista. Il cambiamento non c'è stato, nei fatti.
I governi non possono esprimere la propria azione riformista se la minoranza (secondo me va denominata "di governo") non accetta il ruolo che le è stato affidato dagli elettori e riconosce alla maggioranza il diritto di esprimere l'indirizzo politico dell'azione di governo. Invece accade che all'indomani della sconfitta elettorale, la minoranza avvia immediatamente la propria campagna elettorale, 5 anni in anticipo sui tempi dovuti e inizia la sua azione di intralcio alla maggioranza e non di collaborazione. Inizia la lenta e graduale azione di demolizione della credibilità del governo, a colpi di polemiche pretestuose, ostruzionismo, mobilitazione delle piazze e delle categorie. In questo modo la maggioranza diventa ostaggio dell'opposizione e dei singoli parlamentari che impongono compromessi, quasi mai volti al bene generale ma particolare. E' importante dunque che i ruoli vengano interpretati con senso di responsabilità: la maggioranza governa, la minoranza collabora.

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