Speriamo sempre di non aver bisogno di essere ricoverati in ospedale, né di avere i nostri cari ricoverati. Ogni volta che si chiedono informazioni circa le condizioni di salute, l'esito degli esami effettuati ed eventuali diagnosi o valutazioni al medico di turno, ci rispondono palesando un fortissimo fastidio, in maniera superficiale, imprecisa e soprattutto discordante rispetto alle cose dette soltanto la sera prima da un altro medico. Al punto che abbiamo fortemente l'impressione che nessuno si stia occupando davvero di noi e di cosa ci stiano facendo. Spesso sugli ospedali si ascoltano storie raccapriccianti e quindi la nostra preoccupazione è molto forte. Temiamo fortemente ed abbiamo anche paura di forzare troppo la mano, alzando la voce, perché ci metteremmo a rischio di possibili ritorsioni e quindi subiamo passivamente questa situazione. Si propone che all'atto del ricovero, venga individuato un familiare che avrà il diritto di accedere quotidianamente mediante credenziali di accesso alla cartella clinica che va posta on line e contenente tutte le informazioni acquisite, gli esami e le terapie effettuate. In questo modo le informazioni arrivano, si può chiedere il parere di medici esterni e soprattutto non possono essere manipolate successivamente.
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