Ritengo una fortissima anomalia permettere a medici che lavorano nel settore pubblico di esercitare la professione anche privatamente. Innanzitutto perché in un momento di forte disoccupazione il lavoro va distribuito e non accentrato. Ma anche e soprattutto perché con questo sistema si creano dei veri e propri potentati medici, nonché corsie preferenziali nella prenotazione degli esami specialistici, non dettate da criteri di priorità sanitaria. E' d'obbligo: divieto del doppio lavoro pubblico/privato. Per garantire la possibilità ai cittadini di farsi curare da un medico di fiducia all'interno della struttura pubblica (motivazione spesso usata per giustificare la possibilità dell'intramoenia) è sufficiente stilare ordini di prenotazione diversificati: non ce la facciamo dare a bere.
Infine perché se fossi io medico cercherei di rallentare le mie attività nelle strutture pubbliche per favorire quelle nel mio studio privato. Parlo di me. Io sono cattivo.
Infine perché se fossi io medico cercherei di rallentare le mie attività nelle strutture pubbliche per favorire quelle nel mio studio privato. Parlo di me. Io sono cattivo.
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