venerdì 21 giugno 2013

Pubblica amministrazione: licenziare i fannulloni

La pubblica amministrazione italiana, così com'è, è un fardello per le imprese e per i cittadini. Costa troppo, serve poco e rende pochissimo.  La pubblica amministrazione italiana va ripensata, ristrutturata e resa efficiente. Innanzitutto deve essere ripensata avendo come missione quella di risolvere i problemi della gente e delle imprese e non, viceversa, di intralciarne la vita e lo sviluppo. Va ristrutturata adottando modelli organizzativi snelli e versatili, riducendo al minimo le figure non tecniche e adottando costi standard per le spese. Infine va effettuata una ricognizione generale delle competenze, legando in maniera indissolubile e tangibile gli stipendi di tutte le figure professionali, dirigenziali soprattutto e comprese, in base ai lavori effettivamente svolti e alla qualità dei servizi prodotti. Se l'Italia vuole sperare di ripartire deve avere la capacità di incentivare, premiare chi lavora e punire, anche con il licenziamento, fannulloni e perditempo, con la consapevolezza che per ogni stipendio "regalato" ad un fannullone c'è uno stipendio "negato" ad una persona onesta e volenterosa e alla sua famiglia. Altrimenti non lamentiamoci più e viviamo serenamente nel paese delle banane.

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