venerdì 28 giugno 2013

Governo Letta: sotto il vestito niente

E' il governo del rinvio, il governo del non fare. Un governo assolutamente scialbo e inutile al bene della nazione. Ed è paradossale perché è il governo sostenuto dalla più ampia maggioranza mai vista nella storia dell'Italia repubblicana. Abbiamo assistito già a diversi rinvii e alla magistrale capacità di presentare per realizzate cose non ancora discusse. L'IVA? Rinvio. L'IMU? Rinvio. Gli F35? Rinvio. A questo atteggiamento c'è un solo epilogo: Letta verrà "rinviato" anche lui a casa e senza encomi. Ma se questo governo deciderà di continuare con questa sinfonia, a breve accadrà qualcosa di ben più pesante: ci sarà un accanimento contro il presidente del consiglio, reo di aver voluto guidare, a tutti i costi, un governo che neanche doveva nascere. Dopo un anno del governo d'élite di Mario Monti, che inizialmente godeva di una popolarità immensa, ci fu un sonoro linciaggio politico da parte dell'opinione pubblica.  Cosa accadrà allora a Enrico Letta, nipote di Gianni Letta? Subirà attacchi incrociati a ripetizione da destra, da sinistra, dal M5S e soprattutto dallo stremato popolo italiano. Non si può fare un governo e poi decidere quale direzione prendere. Generalmente è più prudente (ed anche più onesto) fare il contrario: prima si decide cosa si deve fare e poi si vede se c'è una maggioranza che possa sostenere il governo. Ma i punti di vista sono diversi: l'obiettivo delle larghe intese era quello di mantenere il potere nelle proprie mani ancora per un pò.. e ci sono riusciti. Ma per un pò.. e poi?

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