Nei giorni scorsi il Viminale (Ministero degli interni) aveva rispedito in patria Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov. Un governo civile non avrebbe dovuto neanche pensare di fare una cosa del genere! Ma si può rispedire la moglie e la figlia di un dissidente in patria esponendole al rischio di essere utilizzate come merce di ricatto e scambio per la cattura del dissidente stesso? Ma da chi siamo governati? Da incapaci? Da cinici? Da conniventi? Oggi si sono resi conto della grossolanità dell'accaduto e per tentare di mantenere pulita, secondo loro, l'integrità morale (!!!) stanno facendo finta di voler riparare la questione annullando l'espulsione delle due donne. Ma ormai il danno è fatto! Ci stanno prendendo in giro ancora una volta e questa volta giocano con la vita di due povere donne. Crediamo davvero che il Kazakistan darà indietro le due donne al governo italiano?
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