Sono stato tra quelli che all'indomani del risultato elettorale di febbraio 2013 hanno chiesto di valutare la possibilità di un accordo con il PD per la formazione di un governo. Avevo quella opinione perché credo che non si debba mai farsi accecare dal pregiudizio; trattandosi di un parlamento nuovo, (seppur di nominati ed non di eletti, seppur nuovo solo a metà perché i capi storici del partito democratico erano sempre li a dettare la linea, seppur con tutto quello che ci sarebbe da dire..) ero convinto che fosse il caso di provare. Principalmente perché percepivo un forte potere contrattuale da parte del M5S e vista la situazione, vedevo realizzabili alcuni provvedimenti fino ad allora assolutamente fuori dall'agenda politica italiana. Il M5S ha deciso di non fare l'alleanza con il PD ed io sono rimasto perplesso. Poi c'è stata la vicenda della elezione del Presidente della Repubblica, l'inspiegabile bocciatura da parte del PD di una persona di tutto rispetto come Stefano Rodotà e direi pure di Romano Prodi, l'epilogo nauseabondo della rielezione di Napolitano e la nascita del governo di larghe intese. Oggi assistiamo al tentativo, squallido, di offrire un salvacondotto ad un pregiudicato reo di una mega evasione fiscale a danno dello stato.
Ho ben compreso, ora, i motivi, i buoni motivi, che hanno spinto il M5S ha rifiutare l'accordo con il PD per un governo; ho ben compreso ora che davvero PD=PDL; ho ben compreso che questi due partiti non si occupano dei problemi della gente stremata dalla crisi e dalla mancanza di lavoro e prospettive per il futuro, ma si occupano, a tempo pieno, dei problemi di Silvio Berlusconi. Si continua a dibattere sulla retroattività o meno della legge Severino, ma scusate: è appurata l'evasione fiscale? Si, ci sono tre gradi di giudizio. E allora non è neanche più una questione di normativa, ma di opportunità politica e rispetto per le istituzioni: Berlusconi dovrebbe dimettersi spontaneamente! E invece qui si continua a parlare della retroattività o meno. Ma insomma, si può permettere ad una evasore fiscale di fare politica? No, no e no. La ministra IDEM è stata fatta dimettere per molto molto meno. Per dirla tutta, oggi, davvero non comprendo quanti continuano a proporre di sedersi ad un tavolo con il PD. MI spiace, ma oggi dal M5S mi aspetto, invece, che quel tavolo lo rovesci e punti dritto a governare questo paese che ha un impellente necessità di essere rimesso a posto affrontando seriamente i veri problemi del nostro paese: la corruzione, il lavoro, l'inefficienza della pubblica amministrazione, la pressione fiscale, la malavita organizzata, l'evasione fiscale, l'imbarbarimento culturale e soprattutto l'abbattimento di quei tanti privilegi acquisiti da alcune categorie della popolazione a danno della restante parte della società.